Pordenone Calcio, Canzian: "Esempio neroverde per tutta la regione"

09.01.2020 10:02 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio, Canzian: "Esempio neroverde per tutta la regione"

La travolgente marcia del Pordenone nel 2019 ha esaltato e inorgoglito anche Claudio Canzian vicepresidente del Comitato della Federcalcio regionale, ex ramarro sia in campo che dietro la scrivania.

“Quella dei neroverdi – Canzian motiva il suo entusiasmo anche da uomo delle istituzioni – è una crescita importante per tutto il movimento dilettantistico regionale. Per l’esempio che la società ha dato durante la scalata dai campionati dilettanti sino alla serie B e per quello che sta facendo la squadra nella sua prima stagione in cadetteria. Il mio però – ammette – è anche l’entusiasmo di chi ha vestito in due occasioni la maglia neroverde”.

Caio (così lo chiamavano i compagni nello spogliatoio) ha cominciato la sua carriera da giocatore nel Pordenone nella stagione 1982-83 in C2. Era il Pordenone di Pighin e Gregoris allenato da Livio Fongaro, sostituito in corsa da Baniamino Cancian. Non fu una grande stagione. I neroverdi si classificarono solo al tredicesimo posto dopo aver rischiato anche di retrocedere. La stagione successiva passò momentaneamente al Treviso per tornare poi al Bottecchia nel 1984 e restarvi sino al 1986 sempre in C2. Passò quindi alla Nocerina (1986-87), poi al Mantova (1987-91), dopo una breve parentesi al Venezia (1981), disputò quattro campionati (1991-95) con la Ternana. Nell’estate del ’95 destò grande sorpresa il suo ritorno a casa per guidare i ramarri dall’Eccellenza in serie D.

“Lo spareggio con il Rovigo al Bottecchia davanti a duemila spettatori– sorride Canzian – fu forse l’emozione più grossa che ho vissuto da giocatore”.

Il Pordenone venne sconfitto (0-1) in gara uno a Rovigo. Nel ritorno Pentore realizzò l’unico gol dei regolamentari e dei supplementari. Furono necessari i calci di rigore per decidere la promozione in D. Con Gremese grande protagonista fra i pali neroverdi, fu proprio lui a trasformare il penalty decisivo.

“Ricordo ancora – sorride nuovamente Canzian – la delusione di Mauro Lovisa (allora bomber indiscusso dei ramarri, ndr) che avrebbe dovuto calciare dopo di me”.

Canzian fa il tifo per il Pordenone, ma anche per le regionali in serie D.

“Avevo pronosticato – ricorda -: che il 2020 sarà l’anno del Tamai. Il 3-0 rifilato alla Clodiense è stato solo l’inizio della rimonta. Importante per tutti i meccanismi regionali di promozioni e retrocessioni sarebbe anche che il San Luigi risalisse dal fondo e che il Chions non si facesse coinvolgere nella lotta per la salvezza”.

In Eccellenza Canzian plaude al successo in coppa della Manzanese di Rossitto.

“Grande Fabio – giudica infatti -. Era un obiettivo che si era prefisso al suo arrivo in arancione. Il duello con il Torviscosa continuerà in campionato con il Brian a fare da terzo incomodo”.

LE MEDAGLIE DEL 2019 – Canzian chiude sottolineando le soddisfazioni vissute da vicepresidente nell’anno appena trascorso. “La più grande – dice – è stata la conquista del titolo nazionale dalla rappresentativa juniores, ma anche l’apertura della nuova sede del comitato a Palmanova è stato un grande passo avanti”. Infine gli auspici per il nuovo anno.

“Mi auguro – conclude - che regali a tutti i nostri tesserati le soddisfazioni che vogliono e che meritano”.