Basket: FIP FVG, una scelta che guarda al futuro?

04.01.2022 09:32 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Daniele Franco
Basket: FIP FVG, una scelta che guarda al futuro?

Il tema sul diverso approccio alla crisi pandemica tra le Federazioni friulana e veneta presenta interessanti spunti di riflessione, purché si faccia lo sforzo di allontanarsi dalla tentazione di attribuire patenti di “giusto” e “sbagliato” alle diverse scelte. Il principale punto di interesse, forse, è attribuibile alla posizione assunta dalla Federazione friulana perché anticipa una questione che sarà presto sul tavolo del mondo sportivo (e non solo), per quel che concerne il governo di quella che sarà la nuova “normalità”. Ciò che la mente umana fatica ad accogliere, è che i comportamenti da tenere nei contesti pubblici saranno verosimilmente diversi rispetto a quelli pre-pandemia: ma quali saranno?

Alcuni aspetti, in forma molto sintetica, sono stati suggeriti dal Presidente Adami e dal Vice Peresson con il messaggio video di Capodanno pubblicato da City sport, altri saranno tutti da esplorare. In sintesi, la posizione friulana attribuisce al valore sociale dello sport un peso specifico superiore a quelli che sono i livelli di rischio pandemico attuale (rapporto rischi/benefici), sostiene che sia fondamentale garantire attività in luoghi sicuri come lo è il PalaCrisafulli e la messa in atto delle necessarie azioni di prevenzione per innalzare il livello di sicurezza in palestra. Ciò su cui si può discutere è la tempistica, ma il tema sarà presto o tardi all’ordine del giorno per tutti. In una situazione ordinaria, quali caratteristiche dovranno avere gli impianti?

Quali saranno i comportamenti che atleti, addetti ai lavori e pubblico dovranno tenere? Allo stato attuale, quanti sono gli impianti dotati di dispositivi di igienizzazione ambientale? Qual è il livello di “severità” con cui si adottano i protocolli anti Covid?

Al momento esiste una evidente difformità rispetto all’applicazione delle regole per l’accesso del pubblico negli impianti: ci sono società che, per qualsivoglia ragione, non manifestano all’accoglienza il rigore di altre, senza contare che c’è una quota parte del paese (nel ragionamento non serve schierarsi), che non crede alle misure preventive attuali e, verosimilmente, di questi ce ne sarà una parte anche nel mondo sportivo: quali saranno i parametri adottatati per garantire la sicurezza di accesso agli impianti? Come se ne potrà garantire l’uniformità?

In buona sostanza, se la politica sportiva ha fatto molto per darsi delle regole per governare la fase di emergenza, la Federazione della palla a spicchi friulana sembra aver ritenuto giunto il momento di lanciare il tema di come governare l’attività sportiva in quello che sarà il futuro tempo ordinario.