Basket: HORM Pordenone, vittoria e secondo posto per i portacolori cittadini
La Horm SBP ha conquistato l’ottavo successo stagionale superando Oderzo al PalaOpitergium, al termine di una gara dagli elevati contenuti agonistici. Si è trattata della vittoria con il peso specifico più elevato di questa prima parte del torneo, perché era necessaria una risposta alla flessione avuta nel corso delle ultime settimane; perché era doveroso dare una soddisfazione al nostro pubblico dopo la grande delusione di domenica scorsa; perché ci permette di mettere sei punti di vantaggio dalla quartultima e, quindi, dalla zona play-out quando mancano nove giornate al termine della prima fase; perché la partita con Oderzo è particolarmente sentita e vincere il confronto diretto è motivo di grande orgoglio; perché ci racconta che i nostri tiratori non hanno perso il fiuto del canestro (13/33 da oltre la linea dell’arco per un complessivo 39% di realizzazione).
Va senza ombra di dubbio reso l’onore delle armi agli opitergini, che hanno dato vita a una gara di grandissima intensità. Pur avendo una panchina molto profonda e ampia copertura nel reparto dei lunghi, i padroni di casa hanno anche dovuto rinunciare all’ultimo ad Ambrosino, giocatore che, per caratteristiche, non è facilmente sostituibile. In casa pordenonese sono stati diversi i protagonisti che nelle varie fasi dell’incontro hanno saputo dare una grande mano alla causa naoniana, ma quella di ieri è stata la serata di Marco Cagnoni, MVP dell’incontro ad ex aequo con Farina, proprio nella giornata in cui ha incrociato i suoi ex compagni di squadra: 16 punti per lui e un +/- di 14. Concentratissimo, in presenza di scelte arbitrali contestate, invitava tutti alla calma e a conservare le energie per la partita: “Mr Zen”. Il “Rosso” di Treviso ha tenuto in piedi il Sistema nel primo periodo di gioco: dopo il canestro iniziale di Mozzi (ottima anche la sua prova), nei 6 minuti successivi per la SBP ha segnato solo lui: 1/1 da due punti e 3/4 da tre punti. Se nei primi 5 minuti il Sistema ha provato a prendere in mano le redini dell’incontro, nei successivi cinque Oderzo ha aumentato l’intensità e la precisione al tiro: primo vantaggio opitergino dopo un tripla di Razzi (11-10), a cui ha risposto Cagnoni con la stessa moneta (11-13), e primo break della partita con un mortifero 10-0 che ci ha condotto ai due minuti di pausa sotto 21-13. In apertura di ripresa, dopo un minuto e mezzo caratterizzato da errori da ambo le parti, Oderzo ha ulteriormente incrementato il break portandolo sul 14-0 grazie alle conclusioni di D’Andrea e Marin. In quella fase dell’incontro, non è un mistero che nelle teste dei tifosi aleggiassero i fantasmi della gara con Bergamo, ma sappiamo che dei nostri ragazzi ci si deve fidare. Il primo a dare la scossa è stato Mozzi con due conclusioni da dentro l’area, mentre a dare l’idea che la partita poteva essere diversa da quanto si andava ad immaginare, è stato Cardazzo, con una tripla che ha accorciato il divario sul 27-23 e costretto la panchina di Oderzo a chiamare il Time Out a 4’45” dal termine del periodo. All’uscita dalla sospensione, la gara ha vissuto per un paio di minuti una fase di equilibrio, anche se l’inerzia era ormai stata conquistata dai nostri ragazzi: si attendeva solo che capitan Venuto si scrollasse di dosso la ruggine accumulata da diverse settimane condizionate da problemi fisici, cosa che gli ha consentito di infilare tre triple consecutive che hanno dato il là al completamento della rimonta fino, addirittura, a chiudere in vantaggio 33-36 il secondo periodo. A sporcare questa fase di gara entusiasmante, c’è stato il terzo fallo speso dallo stesso Venuto per interrompere l’azione di Oderzo a 2” dal termine approfittando del fatto che non eravamo ancora in bonus. Nella ripresa le due squadre sono entrate in campo contratte e per tre minuti di gioco il tabellone segnapunti ha continuato a segnare il 33-36 iniziale. Il primo a trovare la via del canestro è stato Andrea Cardazzo, con una tripla ovviamente, la usa specialità. Sempre con una tripla, Varuzza a 2’50” dal termine del terzo periodo ha dato quell’allungo (35-42) che rafforzava l’idea che la partita poteva prendere la via di Pordenone e un canestro di Mandic in chiusura di periodo la ha ulteriormente confermata (41-48). L’inizio del quarto periodo, dopo il 41-50 con cui Cagnoni ha ritoccato il massimo vantaggio, è stato tutto di marca opitergina che, con una difesa asfissiante, ha costretto la nostra formazione a diversi errori tramutati in un parziale di 7-0 che ha portato i padroni di casa a sole due lunghezze di svantaggio (48-50). In questa fase di gara Milli ha messo in campo contemporaneamente tre tiratori: Cardazzo, Cagnoni e Farina ed è stato quest’ultimo a mettere fine alla rimonta dei padroni di casa con una tripla delle sue (48-53). A 5’18” dal termine Masocco ha provato a invertire la rotta del match con una tripla complicatissima sparata sopra le braccia lunghissime e protese in alto da Mozzi (53-55), ma Farina ha fatto segno di no, perché questa doveva essere la serata Biancorossa pordenonese per tutte le ragioni elencate in premessa: altra tripla per lui (53-58), questa volta decisiva, nel senso che Oderzo non aveva più energie da spendere per una ulteriore rincorsa, mentre Pordenone, prima dei tiri liberi finali è riuscita a realizzare un altro paio di triple con i soliti Cagnoni e Farina.
E’ arrivata, insomma, l'ottava vittoria che ci ha confermati al secondo posto, sia pure in coabitazione con l’Unica Bergamo e Montebelluna. In un campionato che, diversamente da quello dello scorso anno, non ci permette di costruire la gran parte dei punti sui due lunghi, è diventato determinante mettere i nostri tiratori nelle condizioni di centrare il bersaglio dalla lunga distanza: ieri abbiamo tirato con un buon 39% e, rispetto alla settimana passata, si è visto come questo faccia tutta la differenza del mondo.