Basket: Winner Plus, 73 a 66 al Cervignano

07.03.2022 09:00 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Daniele Franco
Basket: Winner Plus, 73 a 66 al Cervignano

Al termine di una partita molto sofferta la Winner Plus batte 73-66 un’ottima Cervignano, giunta al PalaCrisafulli con il chiaro intento di far dimenticare la pessima prestazione esibita nel girone d’andata. Si è trattata anche della prima gara stagionale senza Aco Mandic e la differenza si è notata: Mandic è un giocatore che pesa molto nell’economia del gioco pordenonese e la difficoltà maggiore è stata quella di dover fare qualcosa di diverso. Il gruppo sceso in campo senza il serbo resta comunque forte, ma è del tutto evidente che ha necessità di tempo per provare a giocare in modo alternativo, anche se di tempo non ce n’è, anzi, il fatto di aver portato a casa una partita in una situazione di totale revisione dei giochi, dimostra che Varuzza e soci devono sentirsi soddisfatti. Uno degli effetti, ad esempio, è stato il venir meno dell’asse con Baraschi, asse che offre la possibilità di un gioco verticale sfruttando la presenza in campo di un tiratore puro in più.

Questa condizione ha indotto Starnoni ad affidare la regia in prevalenza a Varuzza, certamente più a suo agio nel gestire tempi e movimenti della squadra e, rimanendo a Varuzza, non possiamo non attribuirgli la palma del migliore in campo: punti (18), rimbalzi (10) e palle recuperate (4): in tutte e tre le specialità è stato il top scorer. Non è solo una questione di numeri, Matteo Varuzza sta facendo qualcosa di importante e lo sta facendo nella sua città da inizio stagione, oltretutto oggi, con la squadra in difficoltà, si è messo a tirare da fuori, cosa che non fa di solito, e lo ha fatto bene con un pregevole 4/7. Venendo alla partita, il match è scivolato in un sostanziale equilibrio per 38 minuti ma con un atteggiamento di Pordenone molto diverso tra il primo e il secondo tempo. Cervignano ha fatto la gara che sa fare (forte difesa e giro palla veloce per trovare soluzioni dalla distanza con Tossut e Cestaro a “picchiare” duro). Pordenone, di contro si è retta sulle individualità e non ha saputo difendere come stabilito dal verbo “starnoniano”. Da salvare c’era solo il risultato (38-37), ottenuto peraltro grazie alle triple di Varuzza e Baraschi in chiusura di tempo e dopo esser stati sotto di 6 punti. L’intervallo ha visto la squadra di Pordenone prendersi tutto il tempo disponibile per stare in spogliatoio e tornare in campo con un’altra faccia che, ad esempio, ha fruttato tre infrazioni di 24 secondi consecutive agli ospiti. Nonostante ciò, la gara ha continuato a vivere in una condizione di sostanziale equilibrio a causa del fatto che in avanti la Winner Plus non riusciva a trovare la solita fluidità di gioco e fioccavano gli errori. A cavallo dei due quarti, Pordenone è riuscita anche a strappare e raggiungere il +8 (56-48), con un break (9-0) firmato Monticelli, Michelin e Varuzza, vanificato poi da un calo di attenzione che ha consentito a Cervignano di fare un contro break di 8-0 (56-56). Da metà dell’ultimo periodo Pordenone ha provato ancora ad allungare spinta da Varuzza e Cresnar, con Cervignano che, pur rispondendo colpo su colpo, non è più riuscita a pareggiare il distacco. Il là decisivo lo ha dato ancora Cresnar che, con una delle sue bombe, ha portato il vantaggio a +7 (70-63) a un minuto e mezzo dalla fine, vantaggio che è diventato di 10 punti nel finale, prima di un tiro da fuori di Soncin che ha decretato il 73-66 finale. Lo svantaggio in doppia cifra sarebbe stato eccessivo per Cervignano a cui resta il merito di aver disputato una gara davvero gagliarda. Venendo ai singoli, quattro giocatori in doppia cifra (quasi 5 visto che Colamarino ha fatto 9 punti), dà l’idea di come il peso delle responsabilità sia stato ben distribuito, cosa peraltro accaduta spesso anche negli ultimi tempi con Mandic in campo. Meno attacchi in area e maggiori conclusioni da oltre la linea dell’arco, strategia ben supportata dal 60% di Cresnar, Monticelli e Varuzza. Partita di sacrificio per il capitano che ha catturato 6 rimbalzi e dato il cambio in regia a compensare una serata non felice al tiro (0/7 da tre punti).

Guardando al bicchiere mezzo pieno, si può dire che la Winner Plus ha dimostrato di saper soffrire e reagire di squadra. Ci vorrebbe qualche partita per registrare nuovi meccanismi di gioco, ma il fatto che la risposta sia stata di squadra (proprio nel senso che ognuno ha sopperito alle carenze dell’altro), deve fare sorridere staff e pubblico pordenonese.