Pordenone Calcio: chiesto il processo per Mauro Lovisa

05.10.2025 10:10 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone
Pordenone Calcio: chiesto il processo per Mauro Lovisa

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Mauro Lovisa, unico indagato per il crac del Pordenone Calcio. L'udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 2 febbraio davanti al gup Francesca Vortali. Il sostituto di Monica Carraturo contesta all'ex presidente neroverde, in qualità di amministratore unico della società sportiva, ipotesi di bancarotta e di reati fiscali.

Secondo la ricostruzione della Procura, il fallimento della società calcistica sarebbe stato causato da alcune operazioni dolose riconducibili al mancato versamento dei tributi. Il debito maturato nei confronti dell’Erario è importante. Nella procedura fallimentare l’Agenzia delle Entrate si è insinuata nel passivo per 10,5 milioni di euro. La difesa, rappresentata dall'avvocato Stefano Buonocore e dal collega Francesco Santini, valuterà prossimamente le strategie processuali da adottare.

Il capo di imputazione è corposo e molto dettagliato. A chiedere il fallimento del Pordenone Calcio era stato l’allora procuratore Raffaele Tito. Dopo aver esaminato le carte, valutato bilanci e passivi, si era reso conto che anche con l’ipotesi più positiva, quella della promozione in serie B, le cose non sarebbero cambiate. Uno scenario che, dopo l’impossibilità di ottenere un concordato preventivo, si è concretizzato con la liquidazione giudiziale della società. La Procura ipotizza un’ipotesi di bancarotta fraudolenta in merito alle operazioni dolose relative al mancato pagamento di quanto dovuto all’Erario, a cui si aggiunge una presunta bancarotta documentale per via delle scritture contabili tenute irregolarmente e una bancarotta distrattiva, in quanto si attribuiscono a Lovisa pagamenti verso alcuni fornitori nonostante il grave stato di insolvenza in cui versava il Pordenone Calcio. Un’ulteriore imputazione fa riferimento a reati fiscali dovuti all’omesso versamento di ritenute d’acconto per un importo di circa 370mila euro, a cui si aggiungono mancati versa- menti previdenziali nella misura di mezzo milione di euro. Lovisa, per un omesso versamento di Iva che ammonta a circa 300mila euro, è già a processo davanti al giudice Alberto Rossi (a gennaio la prossima udienza), un procedimento rimasto in stand by in attesa che la Procura chiudesse la parte d’indagine più importante.